Dopo un bel po' di attesa eccomi a raccontare l'ultimo giorno del nostro viaggio a Roma.
Il nostro risveglio è ormai super collaudato, io ho la sveglia leggermente più presto (tanto è solo la vibrazione del cellulare e Vero non la sente) perché la mattina ho i ritmi lenti, lei invece preferisce dormire 10 minuti in più e prepararsi più rapidamente. Siamo ormai già abituate a far combaciare i nostri tempi e anche oggi con le valige da chiudere tutto quadra e alla solita ora siamo al bar per la colazione! Pronte.. via.. direzione Pantheon! Il giorno prima c'eravamo passate davanti e c'era una marea di gente, oggi, forse anche grazie all'orario la situazione è molto tranquilla, il sole del primo mattino che filtra dalla cupola è meraviglioso, una luce tenue che crea un senso di tranquillità e serenità. Davanti al pantheon ci sono personaggi molto divertenti, sarebbero dei centurioni ma sul loro elmo ci sono le piume (??!!) e c'è pure una donna... mah.... Proseguiamo verso piazza Navona che nonostante la presenza di lavori che ne "interrompono" la vista è un gran bel vedere: la fontana del Nettuno, quella del Moro e la famosissima fontana dei fiumi del Bernini posta proprio di fronte a Sant'Agnese in Agone del suo acerrimo rivale Borromini, infatti come si può notare dalla foto ha messo un fiume che si ripara il volto con la mano, dando adito a due interpretazioni: che si ripari perché ne teme il crollo o per non vedere quell'obrobrio... (beh obrobrio proprio non è..)! HIHIHI
Dopo aver visitato la piazza e la chiesa eccoci a Campo dei fiori, è sabato e c'è il mercato.. mamma che casino! Praticamente scappiamo in due minuti.
A questo punto non con molta facilità ad essere sincere troviamo piazza del Pasquino, altra chicca scovata dal routard: vuole la leggenda che Pasquino fosse un sarto che "pungeva più con la lingua che con l'ago", non c'era autorità nella Roma del XV secolo che non fosse fatta oggetto delle sue battute, alla sua morte la statua che era al centro della pizza in cui lavorava fu spostata a ridosso di palazzo Braschi e da allora i romani vi attaccano i biglietti con le proprie rimostranze.
Essendo il primo sabato del mese c'è la possibilità di visitare (gratuitamente) Palazzo Madama, sede del nostro Senato, andando a piazza Navona ci siamo fermate a ritirare i biglietti e la nostra visita è per le 11.40 quindi visto che l'ora si avvicina ritorniamo sui nostri passi in direzione del palazzo.
Al nostro arrivo mettono fuori il cartello che annuncia l'esaurimento dei biglietti, quindi entriamo anche con un pizzico in più di soddisfazione, veniamo fatte accomodare in una sala fino al momento in cui una guida in uniforme molto gentilmente ci invita a seguirlo per cominciare la visita. Purtroppo qui le foto sono vietate ma la visita vale veramente la pena di essere fatta, la guida illustra bene tanto le funzioni delle varie stanze quanto le storie dei vari affreschi e arazzi presenti alle pareti. Il finale prevede la visita all'aula del senato dove ci sediamo mentre ci viene spiegato come si procede con le operazioni di voto eccetera. Mentre usciamo la guida ci regala una copia della costituzione italiana e un opuscolo fotografico del palazzo.
Bene siamo giunte all'ora di pranzo che anche oggi sistemiamo con un panino comprato al supermercato e mangiato nella stupenda piazza Navona.
Il programma del pomeriggio prevede l'itinerario del ghetto, ma mentre ci rechiamo in loco passiamo davanti al Ducati café eh, beh mi pare ovvio, pensiamo subito a Alby!!!
Il nostro itinerario del ghetto parte dal Portico di Ottavia, qui vi è uno slargo dove la mattina del 16 ottobre 1943 i nazisti disposero i camion coi quali deportarono gli ebrei.
Durante la nostra visita del ghetto si verifica l'inevitabile: visto che Vero aveva detto al telefono con sua mamma che non avevamo preso pioggia per nulla ma solo molto sole (a dispetto delle previsioni non grandiose).. quindi cosa poteva succedere se non un bel temporale estivo???!!!
Vabbè proseguiamo e vediamo l'isola Tiberina dove uscendo dal seminato abbiamo visto anche il ristorante "Sora Lella" ristorante creato della sorella di Aldo Fabrizi, Elena, diventata poi famosa nel cinema italiano come, appunto, Sora Lella.
Proseguendo l'itinerario serio vediamo, anche se con l'ombrello, la Sinagoga Nuova (e nella foto di vede che ormai eravamo piuttosto alla frutta) sede anche del museo ebraico che però essendo sabato (giorno di festa ebraico) non possiamo visitare. In effetti diversi negozi sono chiusi e non a caso hanno le insegne con iscrizioni in ebraico.
L'itinerario del ghetto lo abbiamo in realtà fatto un po' alla rinfusa perché sul routard non c'era moltissimo e anche se avevo stampato delle cose da internet facevo un po' fatica a trovare rapidamente da un posto all'altro..
comunque abbiamo visto anche luoghi come piazza delle Cinque Scole , palazzo Cenci, la chiesa di San Gregorio e siamo arrivate dopo lunghe peripezie alla fontana delle tartarughe in piazza Mattei.
E' quindi giunto il momento di cominciare il nostro rientro (sigh) quindi ci rechiamo alla fermata e rimaniamo in attesa del bus che si fa un pochetto attendere suscitando la mia ansia, Vero che ormai mi conosce non mi dice niente (anche se un "eh cavolo non rompere abbiamo una vita di tempo" ci sarebbe stato bene) mi lascia stare mentre attendo ansiosamente il bus giusto, accelera il passo per starmi dietro nella maratona Termini-B&B per recuperare le nostre valige e ricomincia a ridere e distendersi con me mentre ci chiudiamo la porta della camera alle spalle esattamente in orario.
Arrivate in stazione siamo addirittura in anticipo, decidiamo quindi di prendere il treno prima a quello previsto per andare in aeroporto, facendo i biglietti alla macchinetta automatica questa ci avverte che il treno parte tra meno di 5 minuti ma noi siamo al binario 23, il treno parte da 25 che problema c'è? Beh c'è un GRANDE problema : il 25 è lontanissimo dal 23... quindi dopo aver camminato un po ci mettiamo a correre e qui è Veronica a avere il comando.. io fiato non ne ho e non ne ho mai avuto.. ancor meno ora con 12kg di valigia attaccata a un braccio! Vabbè nonostante tutto riusciamo a salire a bordo ma.. il treno è pieno, ok ci aspetta un viaggio in piedi durante il quale conosciamo un nostro compagno di sventura (nel senso che è in piedi pure lui): un ragazzo che ha circa la nostra età (quanti anni aveva Vero? la tua età?) di cui ci rendiamo conto solo dopo di non sapere neanche il nome visto che le presentazioni le abbiamo saltate, che ci chiede quanto ci siamo fermate, se la città ci è piaciuta,ecc e ci racconta di esser appena ritornato nella Sua Roma dopo 3 anni in Iraq! Beh questa cosa mi fa pensare, sì perché in fondo siamo 3 ragazzi che hanno più o meno la stessa età eppure negli ultimi 3 anni (che se guardi sarebbero quelli dopo il diploma) abbiamo avuto tre vite del tutto diverse fra loro..
Ora basta divagare siamo arrivate in aeroporto e di tempo ne abbiamo ancora un bel po, facciamo il check in e andiamo a mangiarci qualcosa, eh è finita l'era delle trattorie tipiche ci tocca un trancio di pizza e via.. poi dopo aver fatto un po' di acquisti da Zara Home (io) e aver tentato la fortuna al Gratta&Vinci (Vero) arriva il momento di imbarcarsi. Il volo questa volta è un po' in ritardo mentre io sempre curiosa da questa nuova esperienza del volo guardo fuori e scambio segnali col personale di terra Vero mi dice questa volta è tranquilla, non c'è problema si lancerà anche nel guardare il panorama.. l'aereo parte verso la pista di decollo ma essendo l'aeroporto di Fiumicino un attimo più grandino di quello di Roma ci mette un po' tanto che a un certo punto la mia compagna di viaggio si gira e mi dice con fare incazzoso "Perché non parte sto coso?" penso che sarei potuta morire dal ridere se non avessi avuto il compito di rassicurarla.... Alla fine partiamo e in effetti lei guarda anche giù solo che sono le dieci di sera, è buio e apparte un bell'atterraggio a Genova passando a fianco alla Lanterna non c'era molto da vedere!
Una volta atterrate i bagagli arrivano subito e uscite dall'aeroporto deserto un taxi ci riporta a casa di Veronica, l'avventura è finita e domani io torno a casa e la Vero sui libri!!
Siamo arrivate stanche morte ma felici, con gli occhi pieni di cose belle e dopo aver lasciato un pezzetto di cuore in una città meravigliosa. Prima di partire ho detto a Veronica " se dopo questo viaggio mi vorrai ancora bene allora la nostra amicizia durerà in eterno": sò quanto può esser difficile viaggiare con me, organizzo tutto e non mi và che niente non vada come avevo previsto, sono ansiosa e "stacanovista", preferisco alzarmi presto e cominciare subito a trottare, la vacanza con me non è a livello fisico una vacanza riposante ma, Vero per me è stata una meravigliosa esperienza e spero che l'anno prossimo o comunque in futuro avremo l'occasione e la possibilità di ripeterla perché per me è stato fantastico!!
sai che non ho avuto problemi a viaggiare con te.... una volta preso il ritmo si va!!!! spero veramente che la nostra amicizia duri per sempre, perchè credimi, ti voglio bene come ne voglio a mia sorella!!!! grazie di aver messo online anche l'ultimo giorno di viaggio...almeno quando mi prenderà la malinconia potrò rivivere quei giorni meravigliosi!!!!!
RispondiEliminati abbraccio forte forte
TI VOGLIO BENE!!!!!!