


E' ancora presto e in più oggi è festivo, insomma in giro c'è poca gente e la città ha quell'aira silenziosa e assonnata che sa tanto di una domenica mattina dai ritmi lenti (sì lo so era venerdì ma era come se fosse domenica).
Arriviamo a San Carlo alle quattro fontane opera del rivale storico del Bernini, Borromini, forse per par conditio anche qui oggi non si entra ma già da fuori lo spettacolo non manca, insomma per dirla anche qui parlando male, San Carlo è "quella della facciata mossa, quella che poi dentro ha l'alternanza concavo-convesso".



Imbocchiamo quindi via Veneto, sì sì proprio lei quella famosa dei tempi della Dolce Vita, e troviamo subito la chiesa di S.Maria della concezione bella, luminosa e piena di bei quadri ma conosciuta soprattutto per quello che c'è sotto: al di sotto della chiesa c'è il cimitero dei cappuccini, curioso e a tratti inquietante, diciamo appuntamento immancabile per gli ama


Ripartiamo e dopo un pezzo in autobus e uno a piedi, passando inaspettatamente davanti al teatro Sistina arriviamo a Trinità dei monti, la chiesa è veramente bella, uscite godiamo di un bellissimo panorama sulla città, poi


Riusciamo a prendere la metro e arriaviamo a Piazza del Popolo, qui è in corso l'allestimento di un grande palco, sedie, impienti, ecc perchè la settimana successiva ci sarà la festa della polizia. Giriamo, leggiamo routard, fotografiamo e poi ci incamminiamo in direzione Ara Pacis con l'intenzione di mangiare un boccone prima di arrivarci, oggi a differenza dei giorni precedenti la festa dei lavoratori vede i supermercati

Andiamo all'Ara Pacis e.. noooo è chiuso! quindi ce lo guardiamo da fuori della tanto contestata Teca facendo pessime foto attraverso il vetro che riflette gli alberi del lungo Tevere! Ci dirigiamo quindi

Dopo una bella passeggiata rriviamo quindi a piazza Colonna per poi giungere in piazza di Montecitorio, da qui, sempre a piedi, ci dirigiamo alla mitica fontana di Trevi che, volendo riprendere il discorso di prima sulla Dolce Vita è "quella del :Marcelloooo come here!"..
Ecco qui la folla è ancora più impressionante che a Piazza di Spagna perchè l'mbiente è più piccolo e soprattutto da un po' più l'idea di chiuso. Con tanta pazienza pian piano risuciamo a scendere verso il bordo della fontana così da poterci dedicare (alternate per poterlo documentare) al famoso lancio della monetina! Guardiamo l'ora e scopriamo che è prestissimo, facendo la 
programmazione della giornata temevo di aver messo troppe cose e invece sono solo le 15.30!! Ok vediamo come sfruttare questo tempo "avanzato": la prima idea è quella di andare a vedere la Bocca della Verità che avevamo beccato chiusa, ci mettiamo in attesa dell'autobus ma non solo non passa quello che ci serve ma non ne passano proprio per un bel po' di tempo, nell'attesa sfoglio il routard e mi vine in mente un'alternativa, anche perchè alla fine la bocca vista l'abbiamo vista e se poi andiamo lì ed essendo il primo maggio è chiusa? Se noi invece ci prendiamo la metro e ce ne andiamo un po' fuori verso le cose che non
abbiamo preso in considerazione perchè più lontane e quindi che ci rubano più tempo? Affare fatto partiamo in direzione di San Paolo fuori le mura con l'idea che se si fa presto con le cose serie ci si ferma di ritorno alla Garbatella. Arriviamo alla basilica si San Paolo in un clima bellissimo, fuori i bambini giocano a palla sul prato, dentro è in corso la funzione, la basilica da fuori è molto semplice, senza troppi fronzoli dentro dà (almeno ha dato a me) una sensazione di stare in mezzo a lussi e sfarzi, non so forse sarà stato tutto quell'oro ma ho trovato davvero molto contrasto tra esterno e interno. Mentre si fà sera riprendiamo la metro per tornare (ah questa è una metro che per la maggior parte del tragitto è dissotterrata) rinunciando alla Garbatella. Torniamo al nostro caro "1000eunaRoma" e dopo esserci lavate, cambiate, rilassate, fatto le telefonate a casa (sì come se li sentissimo una volta al giorno tzè) andiamoa fare la pappa! Il posto lo abbiamo adocchiato ma sappiamo che chiude
presto anche per questo ci siamo sbrigate a rientrare, si chiama Lo scoglio di Frisio ed è vicino vicino al nostro B&B. Entriamo e SORPRESA! il posto è assai particolare, è infatti stao ricreato un fondale marino, i muri sono a rilievo, la luce centrale arriva tramite un grande quadrato di vetro blu, in giro ci sono pesci e anfore e il bancone è a forma di barca: davvero carino e originale! E' presente una tavolata di giapponesi e c'è anche il pianista e un cantante che è intento a intrattenerli. Questa è la nostra ultima cena tipica e io ci do di amatriciana!!!




grande.......... è SEMPRE BELLISSIMO IL TUO RACCONTO DELLA GIORNATA! mi manca un sacco ROMA,non lo avrei mai detto ma ci ho lasciato un pezzo di cuore!!!
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